Una delle sale più importanti del Museo Civico di Bassano del Grappa è legata al nome di
Antonio Canova ed accoglie le opere del grande scultore, donate al museo dal fratellastro Monsignor Giambattista Sartori Canova e da Pietro Stecchini.
Nelle sale viene esposta una delle più rare e singolari espressioni non solo dell’opera di Antonio Canova, ma anche dell’arte neoclassica italiana: le
composizioni pittoriche a monocromo su tela grezza. Si distinguono per tecnica, finalità e spirito dalla produzione dell’artista di Possagno, per il dominante grafismo, per la presenza di pochissimo colore e per il carattere di non-finito. Rappresentano una fondamentale fase intermedia per la creazione dell’opera scultorea, successiva al disegno, e per lo studio delle luci e delle ombre, con effetti materici simili a quelli del bassorilievo finale.
Nel museo sono conservate anche opere scultoree appartenenti alla tipologia del bozzetto preparatorio, come quello delle
Tre Grazie. Tra i calchi in gesso merita una particolare menzione, oltre a quello dalla
Venere Italica, la nutrita serie dei ritratti e delle “teste ideali”; tipi di ritratti il cui punto di partenza è il soggetto vivente che subisce un processo di idealizzazione.
Nel Salone canoviano trova posto
Atelier Canova: il progetto relizzato dai Musei Civici di Bassano del Grappa con Factum Foundation.