Edizioni del Cinquecento
Sono oltre 1400 le edizione del XVI secolo possedute dalla Biblioteca, stampata in Italia e all’estero tra il 1501 e il 1600, tra cui 30 edizioni aldine, 81 dei Giunta di Venezia e di Firenze, 74 di Giolito de’Ferrari e 7 di Francesco Marcolini.
Tra le numerose edizioni del XVI secolo vanno ricordati almeno i testi di architettura di Leon Battista, Andrea Palladio, Sebastiano Serlio e i Dieci libri dell’architettura di Vitruvio nella rara edizione di Marcolini del 1556; la raccolta degli statuti delle città della Repubblica, in primo luogo Bassano con l’edizione vicentina di Enrico di Sant’Orso del 1506, e poi Treviso, Verona, Cremona, Bergamo, Brescia, Venezia, Padova; i testi letterari come l’Orlando Furioso stampato a Venezia da Valvassore nel 1553 e da Francesco de Franceschi nel 1584, le Prose di Pietro Bembo (Venezia, Giovani Tacuino, 1525), le Metamorfosi di Ovidio edite a Venezia da Giorgio Rusconi nel 1517, la Gerusalemme Liberata con le illustrazione di Bernardo Castello (Genova, Girolamo Batoli, 1590).
Tra i testi scientifici, in gran parte provenienti dal lascito Brocchi, grande importanza ricoprono la Cosmographia di Petrus Apianus (Antwerpen, Arnold Birkmann, 1564) con illustrazioni animate, il Sommario de la luna di Bernardo di Granollachs (Vicenza, Maestro Rigo e figlio, 1509), l’Herbolario volgare stampato nel 1522 da Alessandro Bidoni, l’Hortus Sanitatis (Venezia, Bernardino Benali e Giovanni Tacuino, 1511) e i Discorsi del Mattioli (Venezia, Valgrisi, 1589), entrambi ricchi di suggestive xilografie.
Infine, si distinguono per rarità la Operino da imparare di scriver littera cancellarescha, manuale di calligrafia scritto e stampato dal vicentino Ludovico degli Arrighi a Roma nel 1522, il Leggendario delli santi di Jacopo da Varazze (Venezia, Tacuino, 1504) e l’Officium Beate Marie (Venezia, Luca e Antonio Giunta, 1505), membranaceo e riccamente xilografato.