Canova
Ebe
Ebe, simbolo dell’eterna giovinezza e coppiera degli Dei, è risorta dalle ceneri. O, più correttamente, dai frammenti che, all’indomani del bombardamento alleato su Bassano del Grappa del 24 aprile 1945, vennero raccolti come reliquie. Reliquie di un gesso tra i più belli e affascinanti tra quelli realizzati dal celebre Antonio Canova. 

Questi frammenti sono rimasti nei depositi dei Musei Civici di Bassano per più di 70 anni, abbandonati all’oblio, perché la loro ricomposizione è stata a lungo ritenuta impossibile. Poi, la messa a punto di nuove tecnologie applicate al restauro ha permesso al gesso di Ebe di ritrovare la sua forma e la sua grazia. A ridarle vita ha provveduto un innovativo intervento conservativo, interamente finanziato dal Rotary Club Bassano del Grappa e dal Rotary Asolo Pedemontana del Grappa. All’impresa hanno collaborato anche il Comune e i Musei di San Domenico di Forlì, proprietari della versione marmorea di Ebe, cui il gesso bassanese è collegato. 

Il percorso espositivo - composto da quaranta opere tra incisioni rinascimentali, preziosi volumi illustrati, ma anche disegni, gioielli, dipinti e gessi dello stesso Antonio Canova - celebra così il ritorno di una delle creazioni più famose e affascinanti dello scultore di Possagno, raccontando ad un tempo il mito di Ebe e la forza dirompente dell’invenzione canoviana con la quale Canova dette vita a un nuovo canone di grazia e bellezza.
 
4.12.2021―3.7.2022
Museo Civico
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