Robert Capa |
Retrospective |
La rassegna, organizzata in collaborazione con Magnum Photos, la Casa dei Tre Oci di Venezia e Manfrotto, presenta 97 fotografie in bianco e nero che il fotografo, fondatore di Magnum Photos nel 1947 insieme a Henri Cartier-Bresson, George Rodger, David “Chim” Seymour e William Vandivert, scattò dal 1936 al 1954, anno della sua morte in Indocina, per una mina anti-uomo.
Eliminando le barriere tra fotografo e soggetto, le opere di Robert Capa raccontano la sofferenza, la miseria, il caos e la crudeltà della guerra. Gli scatti, divenuti iconici, ritraggono cinque grandi conflitti mondiali del XX secolo, di cui Capa è stato testimone oculare. «Se la tendenza della guerra – osserva Richard Whelan, biografo e studioso di Capa – è quella di disumanizzare, la strategia di Capa fu quella di ri-personalizzare la guerra registrando singoli gesti ed espressioni del viso. Come scrisse il suo amico John Steinbeck, Capa “sapeva di non poter fotografare la guerra, perché è soprattutto un’emozione. Ma è riuscito a fotografare quell’emozione conoscendola da vicino, mostrando l’orrore di un intero popolo attraverso un bambino».
16.9.2017―19.2.2018
Museo Civico
Museo Civico